AIA MECCANICA

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ASOM ONLUS

CAVALLI IN CARCERE

 

 

"Conoscere porta alla libertà. La libertà è questione di punti di vista. Per i cavalli di Bollate, le sbarre rappresentano la porta di accesso ad una  nuova libertà: i cavalli che Claudio porta tra le mura del carcere provengono tutti o quasi da situazioni di sopravvivenza limite. Cavalli maltrattati, a fine carriera, troppo vecchi per essere ancora buoni a qualcosa. Che buffo, penso, qui dentro si ritrovano insieme quelli che per la società sono niente altro che scarti, uomini di scarto, animali di scarto...

Claudio mi accompagna verso le aule formative,  lungo i corridoi dopo aver passato i controlli di routine all'ingresso. La perquisizione delle mie sacche con dentro l'attrezzatura  mi crea una specie di disagio. Anche la macchina viene perquisita nel dettaglio. Tutta questa premura e attenzione dovrebbe farmi sentire al sicuro, invece mi sento al sicuro solo dopo, quando lontani dalla porta di ingresso (o d'uscita piuttosto) ci avviamo verso il puddock della scuderia che ancora non è terminata: un ammasso di lamiere e legnami assemblati con la sola forza dell'immaginazione che porta lontano. Quella che fa pensare ad un nuovo inizio, anche se non oltre questo muro di cemento, almeno qui dentro, non più da soli ma parte di un gruppo fatto da uomini e cavalli liberi..."

Giada Cantini